Test cardiovascolare da sforzo – Test ergometrico

Il test da sforzo (o conosciuto anche come test ergometrico) è un esame che consiste nella registrazione continua di un elettrocardiogramma (ECG) durante uno sforzo controllato e di intensità graduale del paziente (pedalando su una speciale cyclette o camminando su una pedana inclinata).
Lo sforzo provoca un aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa e determina una maggiore richiesta di sangue da parte del cuore.

Il Test da sforzo (o test ergometrico) valuta eventuali disturbi e/o modificazioni dell’elettrocardiogramma mentre avviene lo sforzo, ha una scarsa accuratezza diagnostica soprattutto una bassa sensibilità (45/50%) per tale motivo spesso si preferisce eseguire direttamente l’ecostress.

Il Test da sforzo consente di accertare la presenza di problemi al cuore o respiratori che non emergerebbero in condizioni di riposo.
In particolare, l’esame viene effettuato per verificare:

  • problemi ai vasi che portano il sangue al cuore (arterie coronarie) e la necessità, o meno, di procedere con altri esami specifici per accertare la presenza di una malattia coronarica (ecostress, scintigrafia miocardica, TC coronarica, coronarografia);
  • funzionamento del cuore dopo un dolore toracico sospetto per angina pectoris, dopo un infarto del miocardio o un’angioplastica coronarica;
  • aritmie registrando il momento della prova in cui si verificano le anormalità del ritmo o del numero di battiti del cuore.

Con il Test da sforzo, inoltre, si possono valutare eventuali difficoltà respiratorie (dispnea) e variazioni della pressione arteriosa.

L’esame è utilizzato anche nelle visite di idoneità per attività sportiva agonistica, nei controlli degli atleti e di alcune categorie di lavoratori.

Come si esegue il Test da sforzo?

Prima dell’inizio del test saranno applicati degli elettrodi adesivi sul petto e sulla schiena e sarà sistemato il bracciale per la misurazione della pressione del sangue.

La prova consiste nella registrazione di un elettrocardiogramma, prima a riposo e poi mentre si cammina su un tapis roulant o si pedala su una cyclette con livelli di sforzo crescenti.

Durante la prova, infatti, viene fatta aumentare la velocità e la pendenza del tapis roulant o la resistenza dei pedali della cyclette.

L’elettrocardiogramma (ECG) è controllato continuativamente e la pressione arteriosa è misurata a intervalli predeterminati; in genere l’esercizio continua fino a quando il numero di battiti raggiunge l’85/90% dei valori massimi previsti per età e sesso.

La durata del test è mediamente di 20 minuti ed è interrotto prima solo se si verificano determinate circostanze:

  • esaurimento muscolare;
  • respiro troppo affannoso;
  • dolore al torace;
  • anomalie significative registrate nell’elettrocardiogramma;
  • valori della pressione arteriosa troppo alti o troppo bassi.

Molto importante è anche la fase successiva all’attività più intensa, detta fase di recupero, durante la quale si esegue un movimento sempre meno intenso fino a recuperare gradualmente lo sforzo. Di solito tale fase dura 5 minuti circa.

Il rischio di complicazioni è molto basso, tuttavia eseguire il test in una struttura sanitaria attrezzata insieme a personale qualificato pronto a intervenire, contribuisce a rendere l’esame più sicuro.

Se si è giunti alla fine del test senza difficoltà, come potrebbe accadere se l’esame è stato eseguito per ottenere l’idoneità all’attività sportiva agonistica o per un controllo periodico, e non sono emersi disturbi specifici, significa che il cuore funziona bene e il test è stato superato.

Se i risultati non rientrano tra quelli considerati normali, oppure se durante il test sono comparsi disturbi importanti o alterazioni dell’elettrocardiogramma il medico può interrompere l’esame prima del termine e prescrivere la terapia appropriata oppure richiedere ulteriori accertamenti come, ad esempio, un’ecocardiografia da stress oppure una scintigrafia da sforzo; qualora le informazioni raccolte facciano sospettare la presenza di una malattia coronarica sarà prescritta la coronarografia.

Preparazione per il paziente

Il paziente deve essere a digiuno da almeno 3 ore o con un pasto/colazione leggera. La sospensione di una eventuale terapia è a discrezione del medico che richiede l'esame. È consigliabile un abbigliamento adatto all'esecuzione di un esercizio fisico.

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Dott. Pietro Maria Giovanni Agricola

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Dott. Claudio Dodi, Cardiologo in Casa di Cura Piacenza

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