Gastrostomia endoscopica percutanea

La Gastrostomia Endoscopica Percutanea (PEG) consiste nell’applicazione chirurgica di una sonda che collega lo stomaco all’esterno mediante un tubicino di 5-7 mm di diametro. Il posizionamento della PEG avviene attraverso l’esecuzione di una esofagogastroduodenoscopia e consente di somministrare cibi, liquidi e farmaci direttamente nello stomaco in soggetti che presentano difficoltà nella deglutizione (a causa di patologie organiche o funzionali).

È indicata per favorire la Nutrizione Enterale Domiciliare e viene effettuata in pazienti che presentano una determinata situazione clinica:

  • patologie neurologiche acute (traumi cranio-encefalici, danno cerebro vascolare);
  • occlusione intestinale;
  • patologie a carico del Sistema Nervoso Centrale o Periferico come: morbo di Parkinson, Sclerosi Multipla, Vasculopatie cerebrali, S.L.A, rabbia, botulismo, morbo di Alzheimer, Sindrome pseudo-bulbare, traumi cranio-encefalici, danni cerebro-vascolare;
  • precedenti episodi di ictus;
  • trattamento radioterapico per la cura di una neoplasia situata a livello del collo o della testa.

La procedura prevede l’anestesia locale e l’uso di uno strumento chiamato endoscopio.
Esso possiede una telecamera collegata ad un monitor esterno e una sorgente luminosa con l’obiettivo di osservare gli organi dall’interno.

La gastrostomia endoscopica percutanea (PEG) è la procedura chirurgica con cui si genera un’apertura sullo stomaco e successivamente sull’addome con l’obiettivo di infilarvi un tubo (o sondino) per consentire la nutrizione artificiale del paziente.

Questa procedura presenta notevoli vantaggi rispetto alla gastrotomia tradizionale “a cielo aperto”:

  • piccola perforazione, eseguita con un ago apposito, invece che una grande incisione sull’addome;
  • meno rischiosa grazie all’anestesia locale piuttosto che quella generale;
  • più veloce e meno costosa.

Vi sono alcune controindicazioni per pazienti che presentano:

  • gravi coagulopatie (alterazione della coagulazione sanguigna);
  • peritonite;
  • grave obesità;
  • grave reflusso gastroesofageo;
  • impossibilità a mettere in contatto la parete dello stomaco con la parete addominale.

Preparazione per il paziente

Per l’esecuzione della gastrotomia endoscopica percutanea è necessario presentare la richiesta del medico.

Si consiglia al paziente un digiuno nelle 8 ore che precedono l’esame in quanto la presenza di alimenti nello stomaco interferirebbe con una adeguata esplorazione delle pareti. Durante il colloquio, il paziente dovrà informare il medico o l’operatore sanitario di eventuali terapie mediche in corso. In caso di donne in gravidanza o che allattano, persone allergiche o con grave insufficienza cardiaca, renale o respiratoria è opportuno segnalarlo in fase di prenotazione in modo che vengano indicati eventuali accorgimenti valutati dal personale medico.

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Dott. Luigi Conti

Chirurgia Generale, Gastroenterologia, Proctologia
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