ESAME MOTILITÀ OCULARE
L’esame della motilità oculare, che l’oculista spesso prescrive all’ortottista e che si svolge nell’ambito della visita ortottica, è volto a verificare in maniera precisa il corretto funzionamento dei muscoli dell’occhio.
L’obiettivo dell’esame è di diagnosticare la presenza di anomalie a carico dell’apparato neuromuscolare dell’occhio e delle possibili alterazioni che da queste derivano (visione doppia, confusione, strabismo, ambliopia, anisometropia, paralisi oculari, difficoltà nella percezione dei colori, disallineamento degli occhi etc.), al fine di disporre il trattamento adeguato al disturbo riscontrato.
Dall’esame della motilità oculare si evidenzia anche se il paziente assume una posizione anomala del capo (condizione che può dipendere anche da problemi oculari, come vizi refrattivi non corretti, strabismo, nistagmo o ptosi), che potrebbe essere la causa di una postura scorretta.
Si tratta di un esame non invasivo e che può essere effettuato anche in soggetti poco collaboranti come bambini o disabili.
Preparazione per il paziente
Per sottoporsi all’esame della motilità oculare non sono previste particolari norme di preparazione.
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